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L’école de rugby, l’école de la vie. Per chi è cresciuto in Francia come me, questo è un detto molto conosciuto. Il rugby ti fa crescere come persona, ponendoti di fronte a sfide personali, perché il primo avversario che incontri nella vita sei tu stesso, con le tue paure in primis. Questo sport appassiona perché mette nelle condizioni perfette per crescere come persona. Ho iniziato quando avevo 7 anni a Tolosa, poi i miei ricordi più belli li conservo allo Stade Toulousain, dove ho giocato dagli 11 ai 13 anni. Un onore! Poi ho iniziato ad allenare in Svizzera, dove ho continuato a crescere per 10 anni, sempre con la palla ovale in mano e stampata nella testa per formarmi come allenatore. Così ho deciso di diventare un professionista, e dopo un breve inizio a Ginevra sono arrivato in Italia. Mi sono divertito ad Imola, con la Romagna RFC, e qui a Bologna dal 2017. Ma soprattutto, continuo a formare gli educatori con meno esperienza di me. Il rugby ti insegna a trasmettere le tue conoscenze a gli altri con tutta la tua passione. E questo ti fa crescere nelle relazioni e nelle competenze. Solo come può fare una scuola di vita. Vorrei insegnare ai ragazzi lo spirito del gioco! Questo significa che se un passaggio sarà sbagliato ma l’intenzione di gioco è buona, allora il giocatore ha capito “il gioco”. La tecnica verrà poi strada facendo.

Vorrei fare una piccola magia. Vorrei fare innamorare questi ragazzi del gioco del rugby e farli sposare per sempre con la palla ovale.